Al primo impatto visivo, l’ultimo esemplare di questa categoria, appare innocuo e silenzioso, ma colpisce inevitabilmente chi lo osserva a causa dell’avanzante stempiatura, dovuta a predisposizioni paternali, e all’esuberante barba tangente le occhiaie. Nei giorni festivi è molto semplice riconoscerlo tra le folte nubi di fumo di Borgo Miriam grazie al solito abbigliamento “della festa” al quale è fedele ormai da anni. In alcuni casi particolari tale abbigliamento può variare; è possibile infatti passare dal jeans blu e camicia rossa Lacoste, al jeans chiaro con buchi e pullover nero Benetton. Altre combinazioni non sono ancora state rilevate nonostante gli approfonditi studi di anni.
Recenti studi hanno analizzato il rapporto di coppia di questo esemplare. I risultati hanno dimostrato che il Falcioni ha a sua disposizione diversi appalti sessuali sparsi nei suoi campi d’azione. L’approccio con queste femmine è fondamentalmente simile. Il maschio si avvicina lentamente ed innocuamente, dando un immagine pudica di se stesso. Poi inizia gradualmente a tessere la sua tela, passando per varie e lunghissime fasi, tra cui( e citiamo solo le più importanti) la fase cazzate, la fase dell’auto-idealizzazione, e la fondamentale fase vittima offesa, vera e propria svolta nell’accoppiamento. Nel caso in cui il tutto vada al meglio il Falcioni chiude il cerchio portando a letto la preda. Le ingenue femmine sono assolutamente diverse tra loro e apparentemente impossibili da collegare. Ma come i migliori serial killer, il Falcioni sceglie le prede in base ad una semplice caratteristica. Devono essere almeno trentenni altrimenti vengono scartate a priori. Sono poi preferibili quelle fidanzante, con particolare apprezzamento per le conviventi.
In questa breve relazione sulla specie abbiamo dovuto selezionare le nostre argomentazioni, citando soltanto le fondamentali. Mantenendo questo criterio non potevamo ignorare una fondamentale caratteristica: l’avarizia, o taccagnaggine, o spilorceria, o ricci jò n’saccò. È una strutturale proprietà del Falcioni che porta con se da anni ed anni e che sempre rinnova e migliora col passare degli stessi. Insieme ai suoi fedeli compagni di povertà, egli passa intere serate a girovagare con in tasca il minimo indispensabile per la sopravvivenza, facendo attenzione al più misero dei centesimi, e non concedendo elasticità nei conti comuni. Ma come attaccato da un virus, il Falcioni perde questa caratteristica in caso di uscita con femmina. In tali occasioni diventa dispendioso e “parazzone”, offrendo alla femmina tutto ciò che desidera e ostentando una sicurezza economica che non gli appartiene. Questo comportamento sarà causa, nei giorni successivi, di forti crisi depressive e di pentimento e di serie difficoltà economiche per la sopravvivenza.
Considerando questi studi e l’esperienza sul campo, ci permettiamo di prenderci la responsabilità e la libertà di affermare che il Falcioni faccia assolutamente SCHIFO.